25 Marzo 2014
21 MARZO 2014, AL “ GIARDINO DELLA MEMORIA “ PER RICORDARE GIUSEPPE DI MATTEO.
Studenti di diversi Comuni della Provincia di Palermo, convocati dal Centro Studi Parlamento della Legalità, per dedicare a Giuseppe Di Matteo il primo fiore di Primavera.
Il 21 marzo 2014 a San Cipirello arriva la Primavera e le coscienze si risvegliano, arrivano diversi pullman di studenti provenienti da Castronovo di Sicilia, Carini, Camporeale, Monreale,Palermo, ovviamente studenti anche da San Giuseppe Jato e San Cipirello per celebrare la Giornata Nazionale della Legalità e riflettere sul tema “Legalità E’ Libertà”.
Arrivano tutti alla sede del Parlamento della Legalità (via Roma ) dove sono accolti dal Presidente Nicolò Mannino, dai suoi collaboratori e dall’assessore alla PI di San Cipirello. Dopo una breve visita alla Sede del Centro Studi , dove i ragazzi hanno potuto vedere i lavori di tantissimi giovani , è seguito un intenso momento di riflessione in Chiesa. Poi i ragazzi prendono un fiore (il primo fiore di Primavera) e ci rechiamo al “Giardino della Memoria” dove i carnefici della mafia hanno ucciso e sciolto nell’acido il piccolo Giuseppe Di Matteo. E’ stato un momento forte, senza dubbio educativo, dove, oltre le chiacchiere e le prediche, i nostri studenti hanno visto l’orrore e cosa la mafia è capace di fare.
Il 21 Marzo, primo giorno di primavera, GIORNATA NAZIONALE della MEMORIA e dell’IMPEGNO per ricordare tutte le vittime della mafia, giornata in cui tutta l’Italia è scesa in piazza per testimoniare che le mafie sono l’orrore del nostro bellissimo Paese. Con grande ammirazione ho visto l’adesione dei nostri ragazzi delle quinte elementari , che hanno partecipato con impegno e responsabilità al consueto appuntamento con il Parlamento della Legalità, per testimoniare con la loro presenza e compostezza, e con il loro entusiasmo, ad una giornata bella ed intensa, per ritrovarsi con altri giovani e restare uniti per dire no ad ogni forma di mafia. La mattinata è proseguita a San Giuseppe Jato, dove i ragazzi hanno potuto visitare il luogo in cui il piccolo Giuseppe di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino Di Matteo, è stato strangolato e poi sciolto nell’acido, posando un fiore con dei biglietti, dove i ragazzi hanno scritto le loro riflessioni e i loro pensieri, sul letto in cui il piccolo Giuseppe stava nei giorni di prigionia. Tanti di questi toccanti biglietti li riporteremo qui sotto, parole che danno tutto il senso a questi momenti di crescita ricchi di valori vissuti dai ragazzi che, ci auguriamo, tramanderanno. Ad accompagnare i ragazzi in questa toccante esperienza le maestre, Giusy Allenza, Rosalia Lino, Giovanna Carruba , Irene Lombino e io, che ho subito espresso la volontà di partecipare ritenendolo un compito di responsabilità ,ma allo stesso tempo di grande privilegio, per la meravigliosa sintonia di interagire con i giovani della nostra scuola e costruire con loro momenti che hanno un grande valore formativo. Noi dell’Amministrazione abbiamo da anni a cuore la formazione dei nostri giovani alla cultura della legalità e ai valori per una cittadinanza responsabile,apprezzando e incoraggiando queste iniziative:siamo con voi ragazzi e insegnanti e vi incoraggiamo a non mollare !! Solo la cultura e l’impegno comune a partire dall’educazione dei più piccoli sin dai primi anni di scuola, possono sconfiggere l’indifferenza, il qualunquismo e portare a una reale e congiunta lotta a tutte le mafie.Come assessore alla PI voglio seguire con attenzione il progetto formativo culturale intrapreso dal nostro Istituto Comprensivo, che sta producendo risultati concreti e positivi sia nel mondo scuola che in tutto il nostro territorio, anche con piccole iniziative come queste.
Ass. alla Pubblica Istruzione
Marisa Gentile
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